From c95a8326830a07b379fe5ccfede99eb481b5c25d Mon Sep 17 00:00:00 2001
From: lizconlan Nella legislazione italiana il “diritto di accesso agli atti amministrativi” è il diritto dei cittadini di ottenere informazioni dalle Pubbliche Amministrazioni.
-Più nello specifico è la possibilità di prendere visione e ottenere una copia dei documenti che le Pubbliche Amministrazioni (Ministeri, Regioni, Comuni ecc.) producono o semplicemente possiedono. Per documenti si intendono ovviamente quelli cartacei, ma anche file audio e video e dataset. È un diritto che va difeso e promosso perché le istituzioni rappresentano i cittadini e sono finanziate col denaro dei contribuenti. Questi hanno perciò il diritto di conoscere come viene esercitato il potere che delegano e come è speso il denaro che gli affidano. A livello internazionale il diritto di accesso è indicato tra i diritti umani fondamentali da vari organismi come l'Onu (Risoluzione 59/1946) e l’Unione Europea ( Trattato di Lisbona, Carta Europea dei Diritti Fondamentali, Regolamento 1049/2001). Gli utilizzi di questo diritto sono tantissimi e interessano sia i privati che le aziende. Da cittadino puoi richiedere documenti utili per il tuo lavoro o per la vita di tutti i giorni (ma attenzione, le norme italiane sono spesso più restrittive di quelle statunitensi o nordeuropee). Se lavori in un'organizzazione puoi ottenere informazioni utili per i tuoi progetti o nella tua ricerca di fondi. Se hai un’impresa o lavori in un’impresa puoi richiedere informazioni sugli appalti nei quali è coinvolta. Se sei un giornalista puoi fare richiesta per ottenere le informazioni che ti servono a completare un pezzo o avviare un’inchiesta. In quanto portatore di un interese pubblico, rispetto ad altre categorie, puoi anche appellarti al diritto di cronaca per argomentare l’accesso alle informazioni che ti interessano. Come Diritto Di Sapere abbiamo creato LegalLeaks, un manuale gratuito pensato appositamente per chi, cittadino o giornalista, vuole chiedere l’accesso a delle informazioni detenute dalla pubblica amministrazione.
-Qui, invece, trovi alcuni esempi di inchieste realizzate proprio grazie al diritto di accesso.
-Se ne conosci altri o se hai avuto esperienza di richieste di accesso, scrivici e segnala la tua esperienza. Non esattamente, ma sono concetti collegati. Si parla di accesso proattivo quando è la Pubblica Amministrazione a mettere a disposizione dei cittadini set di dati in suo possesso (per esempio con la pubblicazione di informazioni in formato aperto). Si parla invece di accesso reattivo quando l'atto amministrativo viene fornito al cittadino a seguito di una sua richiesta esplicita presso l'istituzione che detiene l'atto. Ecco, ora passiamo alle note dolenti. La prima risposta è: male.
-La seconda risposta è: se conosci bene come funziona il procedimento di richiesta hai molte più possibilità di ottenere quello che ti serve. In Italia sono due le leggi che si occupano in maniera più specifica di diritto di accesso. La prima risale al 1990 e si chiama “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” (241/1990). L’altra è molto più recente, ovvero del 2013, e si chiama “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” (33/2013). Ora per farcele amiche chiamiamole semplicemente “Legge sull’accesso” e “Legge sull’accesso civico”. Rispetto ad altri Paesi, nei quali è possibile richiedere ogni tipo di documento che non ricada tra le eccezioni, in Italia queste due leggi sono state scritte per scopi diversi e consentono l’accesso a due diversi tipi di documenti: i documenti che ci riguardano in prima persona e i documenti che la PA è obbligata per questioni di trasparenza a pubblicare ma che non ha ancora pubblicato.
-È quindi importante riconoscere in quale situazione esercitare il diritto di accesso classico e quando il diritto di accesso civico. Nella legislazione italiana il “diritto di accesso agli atti amministrativi” è il diritto dei cittadini di ottenere informazioni dalle Pubbliche Amministrazioni.
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+ Più nello specifico è la possibilità di prendere visione e ottenere una copia dei documenti che le Pubbliche Amministrazioni (Ministeri, Regioni, Comuni ecc.) producono o semplicemente possiedono. Per documenti si intendono ovviamente quelli cartacei, ma anche file audio e video e dataset. È un diritto che va difeso e promosso perché le istituzioni rappresentano i cittadini e sono finanziate col denaro dei contribuenti. Questi hanno perciò il diritto di conoscere come viene esercitato il potere che delegano e come è speso il denaro che gli affidano. A livello internazionale il diritto di accesso è indicato tra i diritti umani fondamentali da vari organismi come l'Onu (Risoluzione 59/1946) e l’Unione Europea ( Trattato di Lisbona, Carta Europea dei Diritti Fondamentali, Regolamento 1049/2001). Gli utilizzi di questo diritto sono tantissimi e interessano sia i privati che le aziende. Da cittadino puoi richiedere documenti utili per il tuo lavoro o per la vita di tutti i giorni (ma attenzione, le norme italiane sono spesso più restrittive di quelle statunitensi o nordeuropee). Se lavori in un'organizzazione puoi ottenere informazioni utili per i tuoi progetti o nella tua ricerca di fondi. Se hai un’impresa o lavori in un’impresa puoi richiedere informazioni sugli appalti nei quali è coinvolta. Se sei un giornalista puoi fare richiesta per ottenere le informazioni che ti servono a completare un pezzo o avviare un’inchiesta. In quanto portatore di un interese pubblico, rispetto ad altre categorie, puoi anche appellarti al diritto di cronaca per argomentare l’accesso alle informazioni che ti interessano. Come Diritto Di Sapere abbiamo creato LegalLeaks, un manuale gratuito pensato appositamente per chi, cittadino o giornalista, vuole chiedere l’accesso a delle informazioni detenute dalla pubblica amministrazione.
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+ Qui, invece, trovi alcuni esempi di inchieste realizzate proprio grazie al diritto di accesso.
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+ Se ne conosci altri o se hai avuto esperienza di richieste di accesso, scrivici e segnala la tua esperienza. Non esattamente, ma sono concetti collegati. Si parla di accesso proattivo quando è la Pubblica Amministrazione a mettere a disposizione dei cittadini set di dati in suo possesso (per esempio con la pubblicazione di informazioni in formato aperto). Si parla invece di accesso reattivo quando l'atto amministrativo viene fornito al cittadino a seguito di una sua richiesta esplicita presso l'istituzione che detiene l'atto. Ecco, ora passiamo alle note dolenti. La prima risposta è: male.
+ La seconda risposta è: se conosci bene come funziona il procedimento di richiesta hai molte più possibilità di ottenere quello che ti serve. In Italia sono due le leggi che si occupano in maniera più specifica di diritto di accesso. La prima risale al 1990 e si chiama “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” (241/1990). L’altra è molto più recente, ovvero del 2013, e si chiama “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” (33/2013). Ora per farcele amiche chiamiamole semplicemente “Legge sull’accesso” e “Legge sull’accesso civico”. Rispetto ad altri Paesi, nei quali è possibile richiedere ogni tipo di documento che non ricada tra le eccezioni, in Italia queste due leggi sono state scritte per scopi diversi e consentono l’accesso a due diversi tipi di documenti: i documenti che ci riguardano in prima persona e i documenti che la PA è obbligata per questioni di trasparenza a pubblicare ma che non ha ancora pubblicato.
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+ È quindi importante riconoscere in quale situazione esercitare il diritto di accesso classico e quando il diritto di accesso civico. La Legge 241/1990 consente un accesso meno ampio rispetto ad altri paesi in Europa e nel mondo. Secondo l’RTI Rating, un indice sviluppato da Access Info Europe e il Centre for Law and Democracy per misurare la qualità delle leggi sul diritto di accesso nel mondo l'Italia si colloca tra le dieci peggiori leggi al mondo! D’altronde devi pensare che è stata scritta prima che il processo di digitalizzazione delle informazioni fosse completato e prima che il tema degli open data cambiasse la prospettiva della disponibilità e della presentazione delle informazioni pubbliche al cittadino. Qualsiasi tipo: non importa se si tratta di atti, report, foto o video. L’importante è che ci sia un chiaro interesse del cittadino ad accedere a questi documenti. Riprendendo la formulazione della legge il cittadino che faccia richiesta di accesso deve dimostrare di avere “un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso”.
-Per chiarire: La legge,dunque, prevede che la richiesta di accesso debba essere motivata rispettando questi criteri e rivolta all'amministrazione che detiene il documento. Si, perché il diritto d'accesso non è un diritto assoluto. Questo vuol dire che ci sono categorie di informazioni che costituiscono eccezioni al diritto del cittadino. Solitamente tali eccezioni rientrano nelle categorie di sicurezza nazionale, ordine pubblico, crimini su cui le indagini sono ancora in corso, protezione di alcuni interessi privati, dalla privacy dell'individuo ai segreti aziendali, e ai processi legati alla politica monetaria e valutaria. Un’altra eccezione piuttosto comune è quella contenuta nell’articolo 24.3 che vieta le richieste di accesso “preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato delle pubbliche amministrazioni”. Questo articolo, presente solo nella normativa italiana, vieta le richieste che servono a controllare ciò che la Pubblica Amministrazione sta facendo. Si tratta di uno dei punti più problematici dell’accesso in Italia, anche se il Decreto Trasparenza (leggi sotto) ha in parte cambiato le cose. Ad ogni modo, considera che anche se l'informazione richiesta ricade tra le eccezioni, non è detto che i dati non siano del tutto accessibili: in alcuni casi la P.A. dovrà fornirli omettendo i dati sensibili e segnalandolo al cittadino. Se la tua richiesta è stata respinta o se entro 30 giorni non hai ricevuto alcuna risposta hai 30 giorni di tempo per presentare ricorso
- La Legge 241/1990 consente un accesso meno ampio rispetto ad altri paesi in Europa e nel mondo. Secondo l’RTI Rating, un indice sviluppato da Access Info Europe e il Centre for Law and Democracy per misurare la qualità delle leggi sul diritto di accesso nel mondo l'Italia si colloca tra le dieci peggiori leggi al mondo! D’altronde devi pensare che è stata scritta prima che il processo di digitalizzazione delle informazioni fosse completato e prima che il tema degli open data cambiasse la prospettiva della disponibilità e della presentazione delle informazioni pubbliche al cittadino. Qualsiasi tipo: non importa se si tratta di atti, report, foto o video. L’importante è che ci sia un chiaro interesse del cittadino ad accedere a questi documenti. Riprendendo la formulazione della legge il cittadino che faccia richiesta di accesso deve dimostrare di avere “un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso”.
+ Per chiarire: La legge,dunque, prevede che la richiesta di accesso debba essere motivata rispettando questi criteri e rivolta all'amministrazione che detiene il documento. Esempi di documenti che ci riguardano in prima persona possono essere quelli di un concorso a cui abbiamo partecipato, una sanzione amministrativa che ci è stata imposta, una gara d'appalto alla quale ha preso parte la nostra azienda, i soldi stanziati dal Comune nell’ambito di cui si occupa la nostra associazione. Si, perché il diritto d'accesso non è un diritto assoluto. Questo vuol dire che ci sono categorie di informazioni che costituiscono eccezioni al diritto del cittadino. Solitamente tali eccezioni rientrano nelle categorie di sicurezza nazionale, ordine pubblico, crimini su cui le indagini sono ancora in corso, protezione di alcuni interessi privati, dalla privacy dell'individuo ai segreti aziendali, e ai processi legati alla politica monetaria e valutaria. Un’altra eccezione piuttosto comune è quella contenuta nell’articolo 24.3 che vieta le richieste di accesso “preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato delle pubbliche amministrazioni”. Questo articolo, presente solo nella normativa italiana, vieta le richieste che servono a controllare ciò che la Pubblica Amministrazione sta facendo. Si tratta di uno dei punti più problematici dell’accesso in Italia, anche se il Decreto Trasparenza (leggi sotto) ha in parte cambiato le cose. Ad ogni modo, considera che anche se l'informazione richiesta ricade tra le eccezioni, non è detto che i dati non siano del tutto accessibili: in alcuni casi la P.A. dovrà fornirli omettendo i dati sensibili e segnalandolo al cittadino. Se la tua richiesta è stata respinta o se entro 30 giorni non hai ricevuto alcuna risposta hai 30 giorni di tempo per presentare ricorso
+ Se la Pubblica Amministrazione non ha effettivamente pubblicato uno di questi documenti i cittadini hanno il diritto di esercitare il cosiddetto “accesso civico”, ovvero richiedere l’immediata pubblicazione di queste informazioni.
-A differenza dell’accesso tradizionale, le richieste di accesso civico non devono essere motivate in quanto non è necessario nessun collegamento tra il documento e il cittadino. La lista di documenti è piuttosto lunga e va dall’articolo 12 al 42. Un modo veloce per sapere se il documento che cerchi è tra quelli che la Pubblica Amministrazione deve pubblicare è consultare l’Allegato del Decreto 33/2013 che descrive la struttura della sezione “Amministrazione Trasparente” suddividendo i documenti in categorie. Queste sono le categorie e alcuni esempi di documenti citati nel decreto.
- La richiesta va indirizzata al responsabile della trasparenza della pubblica amministrazione che si sta contattando. La Pubblica Amministrazione ha 30 giorni di tempo dall’invio della richiesta per pubblicare nel sito il documento, l’informazione o i dati richiesti.
-Allo stesso tempo la P.A. li invia al richiedente o gli segnala il link al quale può accedere a quanto richiesto. Fai comunque richiesta! Nel caso in cui il documento, l’informazione o il dato richiesti risultino già pubblicati, l’Amministrazione deve indicare al richiedente il relativo collegamento ipertestuale. Il Decreto Trasparenza (33/2013) obbliga le Pubbliche Amministrazioni a pubblicare tempestivamente alcuni tipi di informazioni e documenti sui loro siti istituzionali. Nel sito di ogni P.A. esiste a questo scopo una specifica sezione chiamata “Amministrazione Trasparente”.
+ Dai un’occhiata ad esempio alla sezione Amministrazione Trasparente del Ministero dell'Istruzione, della Regione Lombardia o del Comune di Roma. Se la Pubblica Amministrazione non ha effettivamente pubblicato uno di questi documenti i cittadini hanno il diritto di esercitare il cosiddetto “accesso civico”, ovvero richiedere l’immediata pubblicazione di queste informazioni.
+A differenza dell’accesso tradizionale, le richieste di accesso civico non devono essere motivate in quanto non è necessario nessun collegamento tra il documento e il cittadino. La lista di documenti è piuttosto lunga e va dall’articolo 12 al 42. Un modo veloce per sapere se il documento che cerchi è tra quelli che la Pubblica Amministrazione deve pubblicare è consultare l’Allegato del Decreto 33/2013 che descrive la struttura della sezione “Amministrazione Trasparente” suddividendo i documenti in categorie. Queste sono le categorie e alcuni esempi di documenti citati nel decreto.
+ La richiesta va indirizzata al responsabile della trasparenza della pubblica amministrazione che si sta contattando. La Pubblica Amministrazione ha 30 giorni di tempo dall’invio della richiesta per pubblicare nel sito il documento, l’informazione o i dati richiesti.
+ Allo stesso tempo la P.A. li invia al richiedente o gli segnala il link al quale può accedere a quanto richiesto. Fai comunque richiesta! Nel caso in cui il documento, l’informazione o il dato richiesti risultino già pubblicati, l’Amministrazione deve indicare al richiedente il relativo collegamento ipertestuale. Sia per l’accesso classico (241/90) che per l’accesso civico (33/13) la richiesta deve ricevere risposta entro 30 giorni; in caso di mancata risposta, la richiesta si considera respinta. Puoi però presentare ricorso al TAR, al Difensore Civico o alla Commissione per l'accesso: anche in questo caso la legge prevede che la risposta sia dovuta entro 30 giorni. La visione dei documenti è gratuita. Ricevere una copia cartacea del documento in questione comporta costi pari a quelli di riproduzione del documento e di bollo. Sia per l’accesso classico (241/90) che per l’accesso civico (33/13) la richiesta deve ricevere risposta entro 30 giorni; in caso di mancata risposta, la richiesta si considera respinta. Puoi però presentare ricorso al TAR, al Difensore Civico o alla Commissione per l'accesso: anche in questo caso la legge prevede che la risposta sia dovuta entro 30 giorni. La visione dei documenti è gratuita. Ricevere una copia cartacea del documento in questione comporta costi pari a quelli di riproduzione del documento e di bollo. Avrai capito a questo punto che la legge italiana sull’accesso è ancora molto limitata.
+ Se credi di non riuscire a ottenere le informazioni che ti servono (o non ci sei riuscito), contattaci e spiegaci la tua situazione: potremmo trovare una soluzione alla quale non hai ancora pensato! Diritto Di Sapere, insieme alle organizzazioni promotrici di FOIA4Italy, sta lottando per ottenere dal Governo Italiano un Freedom Of Information Act, ovvero una legge che definisca chiaramente il diritto dei cittadini ad accedere a tutti i documenti della Pubblica Amministrazione.
+ Segui sul nostro blog tutti gli aggiornamenti, firma la petizione e diffondi le nostre attività a tutti quelli che conosci. Avrai capito a questo punto che la legge italiana sull’accesso è ancora molto limitata.
-Se credi di non riuscire a ottenere le informazioni che ti servono (o non ci sei riuscito), contattaci e spiegaci la tua situazione: potremmo trovare una soluzione alla quale non hai ancora pensato! Diritto Di Sapere, insieme alle organizzazioni promotrici di FOIA4Italy, sta lottando per ottenere dal Governo Italiano un Freedom Of Information Act, ovvero una legge che definisca chiaramente il diritto dei cittadini ad accedere a tutti i documenti della Pubblica Amministrazione.
-Segui sul nostro blog tutti gli aggiornamenti, firma la petizione e diffondi le nostre attività a tutti quelli che conosci. Chiedi è una piattaforma di social mailing basata sul software open-source Alaveteli, sviluppato dall’ong britannica mySociety e oggi localizzata in 18 paesi.
-Chiedi serve a inviare richieste di accesso ai documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni e a mantenere questo processo di richiesta pubblico e trasparente.
-In Italia queste richieste sono regolate dalla Legge 241/1990 sull’accesso agli atti amministrativi e dal diritto di accesso civico stabilito dal Decreto 33/2013. Chiedi è una piattaforma di social mailing basata sul software open-source Alaveteli, sviluppato dall’ong britannica mySociety e oggi localizzata in 18 paesi.
+ Chiedi serve a inviare richieste di accesso ai documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni e a mantenere questo processo di richiesta pubblico e trasparente.
+ In Italia queste richieste sono regolate dalla Legge 241/1990 sull’accesso agli atti amministrativi e dal diritto di accesso civico stabilito dal Decreto 33/2013. In parole povere, se ti serve un documento o un’informazione dal tuo Comune, da un Ministero o da qualsiasi altra Pubblica Amministrazione, Chiedi ti permette di richiederlo in maniera semplice, perché ti aiuta a trovare gli indirizzi di posta elettronica certificata ai quali indirizzarla e ti guida nella procedura.
-In più, una volta che l’hai inviata, ti aggiorna sullo stato della tua richiesta e ti permette di condividere pubblicamente i risultati. In questo modo le risposte che ottieni possono servire anche ad altri e le amministrazioni saranno incoraggiate a rispondere nei 30 giorni di legge per fare bella figura.
- In parole povere, se ti serve un documento o un’informazione dal tuo Comune, da un Ministero o da qualsiasi altra Pubblica Amministrazione, Chiedi ti permette di richiederlo in maniera semplice, perché ti aiuta a trovare gli indirizzi di posta elettronica certificata ai quali indirizzarla e ti guida nella procedura.
+ In più, una volta che l’hai inviata, ti aggiorna sullo stato della tua richiesta e ti permette di condividere pubblicamente i risultati. In questo modo le risposte che ottieni possono servire anche ad altri e le amministrazioni saranno incoraggiate a rispondere nei 30 giorni di legge per fare bella figura.
+ Giornalisti, attivisti, aziende, ong e in generale ogni cittadino. Ricorda solo che ciò che chiedi e ciò che ottieni viene sempre pubblicato sul sito in chiaro.
-Se hai bisogno di fare una richiesta senza renderla pubblica contattaci. Giornalisti, attivisti, aziende, ong e in generale ogni cittadino. Ricorda solo che ciò che chiedi e ciò che ottieni viene sempre pubblicato sul sito in chiaro.
+ Se hai bisogno di fare una richiesta senza renderla pubblica contattaci. Dopo esserti iscritto, puoi inserire una richiesta di accesso sul sito e noi la spediremo alla Pubblica Amministrazione che hai indicato.
-Quando la PA risponde, la risposta (e i documenti allegati) verranno pubblicati sul sito di Chiedi e tu riceverai una notifica.
-Se vuoi rispondere nuovamente puoi farlo sempre dal sito di Chiedi. Quando il processo di richiesta è completo, aggiorna lo “stato della richiesta” per informare gli altri utenti se tutto è andato a buon fine o se al contrario la pubblica amministrazione ti ha negato l’accesso ai documenti che hai richiesto. Dopo esserti iscritto, puoi inserire una richiesta di accesso sul sito e noi la spediremo alla Pubblica Amministrazione che hai indicato.
+ Quando la PA risponde, la risposta (e i documenti allegati) verranno pubblicati sul sito di Chiedi e tu riceverai una notifica.
+ Se vuoi rispondere nuovamente puoi farlo sempre dal sito di Chiedi. Quando il processo di richiesta è completo, aggiorna lo “stato della richiesta” per informare gli altri utenti se tutto è andato a buon fine o se al contrario la pubblica amministrazione ti ha negato l’accesso ai documenti che hai richiesto. Semplicemente nome, cognome e una tua email. Dopo esserti iscritto al sito clicca su “Inserisci Richiesta” e segui la procedura guidata.
-Dovrai semplicemente selezionare l’amministrazione alla quale inviare inviare la richiesta e poi completare il testo della richiesta. Se non hai mai fatto una richiesta di accesso continua a leggere questa pagina o scarica e consulta il Legalleaks italiano. Semplicemente nome, cognome e una tua email. Dopo esserti iscritto al sito clicca su “Inserisci Richiesta” e segui la procedura guidata.
+ Dovrai semplicemente selezionare l’amministrazione alla quale inviare inviare la richiesta e poi completare il testo della richiesta. Se non hai mai fatto una richiesta di accesso continua a leggere questa pagina o scarica e consulta il Legalleaks italiano. Secondo la legge italiana puoi accedere a due tipi di documenti :
-Cos'è il diritto di accesso? #
-A cosa serve il diritto di accesso? #
-
-Diritto di accesso, open data, trasparenza… sono la stessa cosa?#
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-Come funziona il diritto di accesso in Italia?#
-Quali sono le leggi italiane che regolano il diritto di accesso?#
-Perché ci sono più leggi?#
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-La legge 241/1990 e l'accesso classico#
-L'Italia ha una buona legge sul diritto di accesso?#
-Che tipi di documenti può richiedere un cittadino?#
-Che si intende con “interesse del cittadino”?#
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-Ma in concreto, cosa posso richiedere con la 241/1990?#
-Esempi di documenti che ci riguardano in prima persona possono essere quelli di un concorso a cui abbiamo partecipato, una sanzione amministrativa che ci è stata imposta, una gara d'appalto alla quale ha preso parte la nostra azienda, i soldi stanziati dal Comune nell’ambito di cui si occupa la nostra associazione.
-
-Esistono delle eccezioni?#
-L’accesso ai documenti che mi servono è stato rifiutato. Che faccio ora?#
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+Il Decreto Trasparenza (33/2013) e l’accesso civico #
-Come funzionano il Decreto 33/2013 e l’accesso civico?#
-Il Decreto Trasparenza (33/2013) obbliga le Pubbliche Amministrazioni a pubblicare tempestivamente alcuni tipi di informazioni e documenti sui loro siti istituzionali. Nel sito di ogni P.A. esiste a questo scopo una specifica sezione chiamata “Amministrazione Trasparente”.
-Dai un’occhiata ad esempio alla sezione Amministrazione Trasparente del Ministero dell'Istruzione, della Regione Lombardia o del Comune di Roma.
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-Bene, allora che c’entrano le richieste di accesso?#
-Che tipo di informazioni posso richiedere tramite accesso civico?#
-
-
-
-Come funziona l'accesso civico?#
-Credo manchi un documento sul portale dell’Amministrazione Trasparente ma forse sono io che non lo trovo… che faccio?#
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+Di tempi, costi e altri grattacapi#
-Quanto tempo ci vuole per ottenere una risposta?#
-Quanto mi costa vedere questi documenti?#
-Come posso fare se le informazioni che mi servono non rientrano tra quelle coperte dalla legge italiana?#
-<%= @title %> #
-
A cosa serve Chiedi? #
-
-Emh...cosa?#
+Chi può usare Chiedi?#
-Come funziona Chiedi?#
-Per la tua prima richiesta#
-Quali dati devo fornire per iscrivermi a Chiedi?#
-
-In aggiunta puoi anche caricare una tua foto e una tua breve biografia. Se intendi fare diverse richieste di accesso, avere un profilo più completo potrebbe essere d’aiuto.
-Innanzitutto dimostri alla Pubblica Amministrazione la serietà del tuo impegno e di volerci mettere - letteralmente - la faccia. Se sei un giornalista (e quindi puoi appellarti aldiritto di cronaca e rivendicare di essere portatore di un interesse pubblico a conoscere determinate informazioni) puoi inserire in questo spazio un riferimento alla tua professione e rafforzare la tua richiesta.
-Come invio una richiesta?#
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+ In aggiunta puoi anche caricare una tua foto e una tua breve biografia. Se intendi fare diverse richieste di accesso, avere un profilo più completo potrebbe essere d’aiuto.
+ Innanzitutto dimostri alla Pubblica Amministrazione la serietà del tuo impegno e di volerci mettere - letteralmente - la faccia. Se sei un giornalista (e quindi puoi appellarti aldiritto di cronaca e rivendicare di essere portatore di un interesse pubblico a conoscere determinate informazioni) puoi inserire in questo spazio un riferimento alla tua professione e rafforzare la tua richiesta.
+ Per fare una buona richiesta#
-Quali informazioni posso richiedere in quanto cittadino?#
-
-
-Nel primo caso, cita nella tua richiesta la “Legge 241/1990” come riferimento normativo; nel secondo caso il “Decreto 33/2013”.
-
Se vuoi aiutarci ad aggiungere un intero gruppo di istituzioni mancanti, contattaci: te ne saremo davvero grati! -
- - - -La tua associazione può fare richiesta in quanto “portatrice di un interesse collettivo”. Questi interessi sono le finalità dell’associazione e devono essere esplicitamente menzionati nello statuto associativo. Cita esplicitamente nella tua richiesta gli articoli dello statuto che richiamano questo interesse.
- -Secondo la legge italiana, si intende come documento amministrativo “ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto degli atti” (art. 22, comma 1, lett. d), Legge n. 241/1990). -Questo vuol dire che le disposizioni si applicano anche al materiale audiovisivo e che, ad esempio, i documentaristi possono usare questo diritto anche per procurarsi filmati o foto per i loro prodotti.
- -Fare riferimento specifico al tuo diritto di accesso o al tuo diritto di accesso civico è fondamentale: in questo modo dimostri al tuo interlocutore che conosci i tuoi diritti e ti assicuri che il procedimento segua le norme di legge.
-
Proviamo a riassumere qui:
-
Consulta la nostra pagina sul diritto di accesso se hai ancora dubbi.
-Se pensi che per il documento che stai richiedendo siano applicabili entrambe le norme, citale entrambe.
- -Se vuoi ricorrere all’accesso classico sì, se vuoi ricorrere all’accesso civico non importa.
Non preoccuparti di scrivere lunghe argomentazioni, la motivazione deve essere espressa in maniera chiara e concisa.
Chiedi dei documenti: più sei preciso maggiori sono le probabilità di successo della tua richiesta. Se lo conosci, indica un riferimento a numeri di archivio o di catalogazione. La legge 241/1990 stabilisce all’articolo 22.4 che “non sono accessibili le informazioni in possesso di una pubblica amministrazione che non abbiano forma di documento amministrativo”.
Il diritto di accesso all’estero si sta sviluppando verso il riconoscimento del della possibilità per i cittadini di porre domande.
-Se quello che hai bisogno di sapere non è riferibile ad alcun tipo di documento puoi comunque provare a inviare una richiesta, o contattare in maniera più informale l’URP della Pubblica Amministrazione che ti interessa.
-
Secondo la Legge sull’Accesso puoi esercitare il tuo diritto di accesso su un documento finché la pubblica amministrazione ha l’obbligo di detenere quello specifico documento. -
- -Se il documento ti serve con urgenza fallo presente nella richiesta di accesso spiegando dettagliattamente le motivazioni dell’urgenza. In generale, considerando i tempi di attesa per ricevere risposta, proponiti, quando possibile, di programmare le richieste e inviarle all’inizio della tua ricerca di informazioni: nel frattempo puoi condurre indagini in parallelo.
- -Secondo la legge italiana puoi accedere a due tipi di documenti : +
Se vuoi aiutarci ad aggiungere un intero gruppo di istituzioni mancanti, contattaci: te ne saremo davvero grati! +
+La tua associazione può fare richiesta in quanto “portatrice di un interesse collettivo”. Questi interessi sono le finalità dell’associazione e devono essere esplicitamente menzionati nello statuto associativo. Cita esplicitamente nella tua richiesta gli articoli dello statuto che richiamano questo interesse.
+Secondo la legge italiana, si intende come documento amministrativo “ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto degli atti” (art. 22, comma 1, lett. d), Legge n. 241/1990). + Questo vuol dire che le disposizioni si applicano anche al materiale audiovisivo e che, ad esempio, i documentaristi possono usare questo diritto anche per procurarsi filmati o foto per i loro prodotti.
+Fare riferimento specifico al tuo diritto di accesso o al tuo diritto di accesso civico è fondamentale: in questo modo dimostri al tuo interlocutore che conosci i tuoi diritti e ti assicuri che il procedimento segua le norme di legge.
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Proviamo a riassumere qui:
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Consulta la nostra pagina sul diritto di accesso se hai ancora dubbi.
+ +Se pensi che per il documento che stai richiedendo siano applicabili entrambe le norme, citale entrambe.
+Se vuoi ricorrere all’accesso classico sì, se vuoi ricorrere all’accesso civico non importa.
Non preoccuparti di scrivere lunghe argomentazioni, la motivazione deve essere espressa in maniera chiara e concisa.
Chiedi dei documenti: più sei preciso maggiori sono le probabilità di successo della tua richiesta. Se lo conosci, indica un riferimento a numeri di archivio o di catalogazione. La legge 241/1990 stabilisce all’articolo 22.4 che “non sono accessibili le informazioni in possesso di una pubblica amministrazione che non abbiano forma di documento amministrativo”.
Il diritto di accesso all’estero si sta sviluppando verso il riconoscimento del della possibilità per i cittadini di porre domande.
+ Se quello che hai bisogno di sapere non è riferibile ad alcun tipo di documento puoi comunque provare a inviare una richiesta, o contattare in maniera più informale l’URP della Pubblica Amministrazione che ti interessa.
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Secondo la Legge sull’Accesso puoi esercitare il tuo diritto di accesso su un documento finché la pubblica amministrazione ha l’obbligo di detenere quello specifico documento. +
+Se il documento ti serve con urgenza fallo presente nella richiesta di accesso spiegando dettagliattamente le motivazioni dell’urgenza. In generale, considerando i tempi di attesa per ricevere risposta, proponiti, quando possibile, di programmare le richieste e inviarle all’inizio della tua ricerca di informazioni: nel frattempo puoi condurre indagini in parallelo.
+Solitamente le eccezioni rientrano nelle categorie di sicurezza nazionale, ordine pubblico, crimini su cui le indagini sono ancora in corso, protezione di alcuni interessi privati, dalla privacy dell’individuo ai segreti aziendali, e ai processi legati alla politica monetaria e valutaria.
-Comunque considera che anche se l'informazione richiesta ricade tra le eccezioni, non è detto che i dati non siano del tutto accessibili: in alcuni casi la P.A. dovrà fornirli omettendo i dati sensibili e segnalandolo al cittadino.
-Per questo, se pensi che parte dei documenti possa ricadere tra le eccezioni previste dalla legge, dividi la domanda in due parti e fai due richieste separate.
- -La richiesta deve ricevere risposta entro 30 giorni (solari, non lavorativi).
-In caso di mancata risposta, la richiesta si considera respinta. Puoi però presentare ricorso al TAR, al Difensore Civico o alla Commissione d’accesso: anche in questo caso la legge prevede che la risposta sia dovuta entro 30 giorni.
-Diritto di Sapere ti invierà una email se non ricevi una risposta nei tempi di legge. Potrai quindi mandare un ulteriore messaggio all'amministrazione interessata per segnalare la scadenza dei termini.
- -La visione dei documenti è gratuita.
-Ricevere una copia cartacea del documento in questione comporta costi pari a quelli di riproduzione del documento (fotocopia, DVD ecc) e di bollo. In molti casi è possibile richiedere la versione elettronica dei documenti in questione a costo zero.
Lo sappiamo, è difficile orientarsi nei meandri della Pubblica Amministrazione e capire a chi inviare una richiesta di accesso. Ecco alcuni consigli:
-In questo momento nel sistema ci sono gli indirizzi dei ministeri, delle regioni e dei comuni capoluogo di regione. Man mano aggiungeremo altre amministrazioni; per favore scrivici e segnala il nome della P.A. che stai cercando e, se riesci a trovarlo, anche l'indirizzo da utilizzare per inoltrare le richieste di accesso.
-Se vuoi aiutarci ad aggiungere un intero gruppo di istituzioni mancanti, contattaci: te ne saremo davvero grati!
- -Inserisci solo quanto necessario a identificare il documento di cui stai facendo richiesta.
-
Non aggiungere:
In caso contrario, dovremo rimuovere la tua richiesta per evitare problemi legali, che comporterebbero problemi per noi e per te. Messaggi brevi e concisi aiutano l'amministrazione a identificare l'informazione che ti serve e a darti una risposta più rapida.
-Se vuoi informazioni per sostenere una campagna, l'accesso può essere uno strumento potente. Anche se non userai questo sito per la tua campagna, ti invitiamo a usarlo per ottenere le informazioni che ti servono. Ti incoraggiamo, anzi, a creare un sito per la tua causa – un modo molto semplice è creare un tuo blog e collegarlo a una pagina Facebook. Se hai un sito o un blog, segnalalo in una nota alla tua richiesta (puoi inserire note alla tua richiesta dopo averla inviata).
- -In caso di mancata risposta, la richiesta si considera respinta. Puoi però presentare ricorso al TAR, al Difensore Civico o alla Commissione per l'Accesso: anche in questo caso la legge prevede che la risposta sia dovuta entro 30 giorni.
Ecco altre cose che puoi fare:
Se non ricevi l'informazione richiesta, se la ricevi in ritardo rispetto ai termini di legge, leggi la nostra pagina a riguardo.
- -Leggi la nostra pagina sul diritto di accesso.
Qui trovi il manuale LegalLeaks, che abbiamo creato e aggiornato (ad aprile 2014) apposta per fornire tutte le informazioni necessarie sull'accesso.
Al momento Diritto di Sapere è progettato solo per richieste pubbliche.
-Se vuoi che la tua richiesta rimanga privata, devi contattare direttamente l'istituzione. Se vuoi ulteriori informazioni scrivici
Diritto di Sapere è un archivio di richieste fatte attraverso il sito e non vuole necessariamente raccogliere tutte le richieste di accesso che vengono inviate. Per questo motivo non carichiamo richieste non presentate attraverso il sito.
-Tra l'altro, non saremmo in grado di verificare l'esistenza di eventuali risposte arrivate dall'amministrazione in questione. Se il tema ti sta particolarmente a cuore, ti chiediamo di inviare nuovamente la richiesta usando il sito.
- -Le note alle richieste servono per aiutare gli utenti a ottenere le informazioni di cui hanno bisogno o per segnalare loro altre modalità con cui trovare indicazioni utili. Ci riserviamo il diritto di rimuovere tutto quello che non rientra in queste categorie.
-Diritto di Sapere non è il luogo adatto per infinite discussioni sulla politica. Pubblicate nelle note il link a un forum o sito dove la conversazione può continuare agevolmente.
Solitamente le eccezioni rientrano nelle categorie di sicurezza nazionale, ordine pubblico, crimini su cui le indagini sono ancora in corso, protezione di alcuni interessi privati, dalla privacy dell’individuo ai segreti aziendali, e ai processi legati alla politica monetaria e valutaria.
+ +Comunque considera che anche se l'informazione richiesta ricade tra le eccezioni, non è detto che i dati non siano del tutto accessibili: in alcuni casi la P.A. dovrà fornirli omettendo i dati sensibili e segnalandolo al cittadino.
+ +Per questo, se pensi che parte dei documenti possa ricadere tra le eccezioni previste dalla legge, dividi la domanda in due parti e fai due richieste separate.
+La richiesta deve ricevere risposta entro 30 giorni (solari, non lavorativi).
+ +In caso di mancata risposta, la richiesta si considera respinta. Puoi però presentare ricorso al TAR, al Difensore Civico o alla Commissione d’accesso: anche in questo caso la legge prevede che la risposta sia dovuta entro 30 giorni.
+ +Diritto di Sapere ti invierà una email se non ricevi una risposta nei tempi di legge. Potrai quindi mandare un ulteriore messaggio all'amministrazione interessata per segnalare la scadenza dei termini.
+La visione dei documenti è gratuita.
+ Ricevere una copia cartacea del documento in questione comporta costi pari a quelli di riproduzione del documento (fotocopia, DVD ecc) e di bollo. In molti casi è possibile richiedere la versione elettronica dei documenti in questione a costo zero.
Lo sappiamo, è difficile orientarsi nei meandri della Pubblica Amministrazione e capire a chi inviare una richiesta di accesso. Ecco alcuni consigli:
+In questo momento nel sistema ci sono gli indirizzi dei ministeri, delle regioni e dei comuni capoluogo di regione. Man mano aggiungeremo altre amministrazioni; per favore scrivici e segnala il nome della P.A. che stai cercando e, se riesci a trovarlo, anche l'indirizzo da utilizzare per inoltrare le richieste di accesso.
+ +Se vuoi aiutarci ad aggiungere un intero gruppo di istituzioni mancanti, contattaci: te ne saremo davvero grati!
+Inserisci solo quanto necessario a identificare il documento di cui stai facendo richiesta.
+
Non aggiungere:
In caso contrario, dovremo rimuovere la tua richiesta per evitare problemi legali, che comporterebbero problemi per noi e per te. Messaggi brevi e concisi aiutano l'amministrazione a identificare l'informazione che ti serve e a darti una risposta più rapida.
+ +Se vuoi informazioni per sostenere una campagna, l'accesso può essere uno strumento potente. Anche se non userai questo sito per la tua campagna, ti invitiamo a usarlo per ottenere le informazioni che ti servono. Ti incoraggiamo, anzi, a creare un sito per la tua causa – un modo molto semplice è creare un tuo blog e collegarlo a una pagina Facebook. Se hai un sito o un blog, segnalalo in una nota alla tua richiesta (puoi inserire note alla tua richiesta dopo averla inviata).
+In caso di mancata risposta, la richiesta si considera respinta. Puoi però presentare ricorso al TAR, al Difensore Civico o alla Commissione per l'Accesso: anche in questo caso la legge prevede che la risposta sia dovuta entro 30 giorni.
Ecco altre cose che puoi fare:
Se non ricevi l'informazione richiesta, se la ricevi in ritardo rispetto ai termini di legge, leggi la nostra pagina a riguardo.
+Leggi la nostra pagina sul diritto di accesso.
Qui trovi il manuale LegalLeaks, che abbiamo creato e aggiornato (ad aprile 2014) apposta per fornire tutte le informazioni necessarie sull'accesso.
Al momento Diritto di Sapere è progettato solo per richieste pubbliche.
+ Se vuoi che la tua richiesta rimanga privata, devi contattare direttamente l'istituzione. Se vuoi ulteriori informazioni scrivici
Diritto di Sapere è un archivio di richieste fatte attraverso il sito e non vuole necessariamente raccogliere tutte le richieste di accesso che vengono inviate. Per questo motivo non carichiamo richieste non presentate attraverso il sito.
+ +Tra l'altro, non saremmo in grado di verificare l'esistenza di eventuali risposte arrivate dall'amministrazione in questione. Se il tema ti sta particolarmente a cuore, ti chiediamo di inviare nuovamente la richiesta usando il sito.
+Le note alle richieste servono per aiutare gli utenti a ottenere le informazioni di cui hanno bisogno o per segnalare loro altre modalità con cui trovare indicazioni utili. Ci riserviamo il diritto di rimuovere tutto quello che non rientra in queste categorie.
+ Diritto di Sapere non è il luogo adatto per infinite discussioni sulla politica. Pubblicate nelle note il link a un forum o sito dove la conversazione può continuare agevolmente.